martedì 12 dicembre 2006

vacanza

oggi sono in vacanza. ho deciso di utilizzare l'ultimo giorno di ferie prima dell'endemico annullamento di qualsivoglia beneficio maturato durante l'anno lavorativo. non mi ha perciò svegliato lo strozzato suono di una, anacronisticamente monofonica, sveglia incorporata nel cellulare, ma l'abitudine. 2 minuti prima delle sette. mi sono rigirato nel letto come sempre, però più a lungo. ho ritrovato il sonno una ventina di minuti dopo. ma, disinteressato, alle otto ero forzatamente sveglio come uno squalo. seduto sul letto mi frego la faccia cercando di imprimermi il buon umore dovuto ai giorni di vacanza. poco convinto mi dirigo, non troppo dopo, verso la doccia.
cammino sugli stessi passi di ogni giorno, se avessi il pavimento di moquette presenterebbe strati più sottili con la forma delle piante dei miei piedi, qualche macchia di vino rosso e qualche suola di eventuali amici passati per passate cene.
senza pensare mi trovo sull'uscio diretto all'edicola per il quotidiano. scambio qualche battuta con orlando come ogni mattina col rosso al bar, lascio i miei dieci centesimi di mancia per il caffè e torno a casa pensoso per il palesarsi della mia incapacità all'ottimizzazione del tempo libero.
mi siedo alla scrivania analizzando notizie che variano per nomi e località. leggo fingendomi interessato agli occhi di un eventuale osservatore. notizie che dovrebbero essere tragiche mi passano semplicemente come le nozioni mai assimilate di algebra, le pubblicità suscitano in me qualche interesse. una sorta di necessità. sfoglio tutte le pagine e ripiego poi i fogli alla perfezione. seguendo i tratti originali. undici e cinquanta.
passo il resto della giornata a letto davanti alla televisione. domani lavoro.

Nessun commento: