martedì 27 agosto 2013

“per me un caffè, anche per te?”
“mmh”
“allora che mi racconti?”
“niente di che, solite robe, la città si riempie e mi tocca riprendere a lavorare”
“che vita di merda”
“già”
“già”
“e stefania come sta?”
“mah, bene. si è iscritta a yoga”
“oddio, che hai combinato?”
“niente, perchè?”
“bè, sai lo yoga no?”
“no, perchè”
“quello che si dice è che se la tua morosa è frustrata si iscrive a yoga”
“sarà frustrata”
“sarà colpa tua”
“non ho fatto niente, mi sono pure ricordato dell’anniversario e l’ho portata al mare a mangiare il pesce”
“un signore”
“lo puoi dire”
“forse hai ragione, quella dello yoga è una stronzata. però mi raccomando attento al pilates”
“e perchè”
“se si iscrive a pilates si rassoda il culo per qualcun’altro”
“sicuro?”
“sicuro, una volta sono uscito con una che aveva un culo talmente sodo che potevi inciderlo con lo scalpello. ci siamo frequentati un po’, usciva da una storia complicata e poi è successo che quando mi ha detto di amarmi e volere solo me quel culo amazzone era un vago ricordo”
“cazzo”
“già”

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