venerdì 8 ottobre 2010

Discount delle opportunità

E ti ritrovi alla mia età con la sveglia che ripete che è tardi. Con il cuscino che non ha fatto in tempo a lasciarti i segni sul volto da tanto poco che ci stai appoggiato. Con addosso solo mutande e la tua ragazza che tra un po’ si lamenterà che lei non deve mica alzarsi. Che quindi spegnessi questa cazzo di sveglia.
“Che amore Lidia al mattino” pensi ed allunghi una mano che inevitabilmente inciampa sull’anarchia del tuo comodino. Cadono occhiali, portafogli, accendino, libri e polvere. Il cellulare che suona invece non si muove, non lo raggiungi tanto l’hai messo scomodo. Eri già sicuro di non volerti alzare. Sei prevedibile anche da te stesso ubriaco.
Quindi apri gli occhi e trovi lo schermo illuminato. Ti siedi sul letto e lo spegni mentre ti guardi la pancia.
Ti rendi conto che è sabato solo quando accendi la televisione. Ed a quel punto sei sveglio. Troppo sveglio e vestito da lunedì.
Quindi rallenti, prendi dell’altro caffè e mastichi un altro paio biscotti con pezzi di cioccolato. Roba da discount.
Fuori c’è un generico rumore di attesa: poche auto ed un padrone che chiama il suo cane “Pippo”. Sembra di stare in uno di quei paesaggi suburbani di Topolino.
Da un momento all’altro immagini passare Paperino sulla 313 ammaccata.
Invece niente, solo il ripetersi delle televendite alla televisione. Venditrici e venditori impeccabili capitanati da Mastrota che prosegue la sua parabola discendente con quel sorriso sanguinante sul viso perfettamente rasato ed imbrunito. Ha il tono di chi ha studiato controvoglia tecniche di marketing al solo scopo della sopravvivenza. Mentre gli scopavano la morosa in multipli di cinque. Ti sale un rantolo di tristezza da renderti felice nonostante il tuo risveglio troppo presto e l’inevitabile discussione con Lidia sui programmi per la giornata.
Puzzi di fumo.

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