giovedì 1 marzo 2007
tartarughe e vibratori (ed altri oggetti e situazioni futili e di poco conto)
il timbro sul tavolo va dal 1998 al 2009. il 13 parte da via Normandia ed arriva a Ponte Savena. poi compie il tragitto inverso. Valentina osserva Marco davanti ad una pagina riempita solo di un cursore lampeggiante alla fine della frase “amo i supermercati”. una parte della sua collezione di tartarughe le pascola tra il monitor nero ed il telefono. c’è anche quella piccola di giada regalatale da Pat. Pat l’aveva usata per testare i preservativi max pleasure, una serie di vibratori ed una maschera per il bondage comprata a Parigi. poi se ne era andato con la scusa della morte falciato da una punto. le era rimasto solo qualche vibratore. dopo Pat, c’era stato Franco che faticava a competere col di lei campionario di incursori colorati. però era simpatico e bello. andavano spesso a cena fuori e facevano sesso regolarmente una volta alla settimana. il sabato sera. passato franco c’erano stati Mirko, Matteo e Stefano. ma non le avevano lasciato nessuna tartaruga, tantomeno un vibratore. Valentina avvicina la tartaruga di giada allo schermo. davanti alle altre. il Guess Lady codice 10547L1 al polso le racconta che alle ore 14 e 54 si aggiunge un secondo, poi un altro poi un altro. Marco rimane immobile davanti allo schermo. dorme.
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