Tre posti di blocco affrontati come un condannato affronta tre volte la gogna e per tre volte viene graziato senza una reale motivazione.
La prima per la faccia d'angelo che porta.
La seconda per qualche motivo oscuro come la notte.
La terza per l'irrefrenabile desiderio di sorpasso di chi gli stava dietro.
Un senso di trasparente disinteresse lo avvolge e lo rende invisibile alla gente. Sparisce tra le pieghe delle coperte mentre fuori il termometro riporta dieci gradi centigradi. Temperatura sotto la media stagionale.
La notte condita da sogni torbidi come una birra di fosso, anzi di più, come cinque, sei birre di fosso. La sensazione di leggerezza dovuta alle bollicine accarezza la schiena e solletica la nausea.
Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra... bum.
Poi, facce nuove, nomi, situazioni, posti e parziali soluzioni. Solo parziali. Sesso con una ragazza che non ha nome, è solo viso: un'entità di capelli corvini, pelle liscia ed occhi d'ebano, denti ed orecchi al posto giusto. La testa diviene un'autostrada ingombra di pensieri con fari accesi e nevrotici clacson urlanti. Contemporaneamente inizia a piovere. Fuori. Progetti importanti sono ad un passo dal cessare di essere progetti per diventare realtà oniriche: come la formazione del GDBU, acronimo di Gruppo Di Ballo Uichis o come la sfida tra bolidi a quattro ruote scoperte su lucidi asfalti al limite del centesimo di secondo con Go Kart noleggiati fuori stagione, quando fa freddo e c'è umido. E molti altri ancora ma forse troppo poco assurdi per essere ricordati e riportati. Vanno solo sognati.
Scintille negli occhi annunciano il giorno. Bruciori e crampi allo stomaco ricordano la sofferenza della vita ed una cena frugale. Un chiodo alla tempia ed un cerchio alla testa richiamano più un gioco estivo da spiaggia che un senso di malessere da reduce dell'esistenza: "Vuoi vivere? Allora soffri!".
Mente locale attivata. Focalizzazione dei significati. Sintonizzazione delle sinapsi sul calendario. La messa è finita, giù dal letto.
lunedì 22 settembre 2008
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1 commento:
felice di sapere che non ti hanno rimosso la patente
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