mercoledì 3 ottobre 2012

Questo sorriso


Questa giornata non sa di niente e questo non è un sorriso. È la faccia di chi si è trovato qui dopo una scelta ponderata con i pesi sbagliati. Già, a cosa stavo pensando? Sono finito qui e ci sono rimasto. E sono croste su croste che ormai sono bloccato. Immobile. Indignato davanti alla televisione lo stretto necessario per passare da un telegiornale ad un altro. Spingendo un tasto ergonomico sul telecomando. Commentando i costi della politica al bar del mattino. Solo per non interessarmi al calcio. Semplificazione della complessità. Una delle poche lezioni che mi porto dietro dall’università ma senza la overdose di potenzialità che lo accompagnava. E lo so che non è interessante. E che sa di grigio naftalina.
Parliamo del concerto di Lady Gaga di ieri. Ho ascoltato abbastanza la radio da dichiararmi informato sugli eventi. Anche quel simpatico siparietto organizzato dal marketing, sì, parlo proprio di quella battuta sui pompini. Ho ragione, controllate pure su internet.
Bè, stavo guidando e questi per radio ne parlavano. 140 km/h in una autostrada sdentata causa crisi. I camion vuoti mi scorrevano sconsolati alla destra e dal programma del mattino cercavano di trasmettermi via FM quel buonumore da kindercereali parlando di pompini gratis. E quindi per non sapere che fare mi sono immaginato assieme a Lady Gaga in un bagno qualsiasi dei pub che frequento. Sentivo distintamente il suo profumo, lo stesso di mia nonna in carriola. Era una scena comica tipo il joker che pratica una fellatio ad un Batman sovrappeso e stempiato. Ma basta parlare di Renzi e Fiorito. Sì lo so, salto di palo in frasca. È l’atavica attrazione per i supereroi che mi porto dietro. Del resto è l’unico modo in cui mi sembra di riuscire a muovermi un po’. È così che mi mantengo in forma.
E no, lo ripeto questo sorriso è puramente accidentale.
Il Prozac non c’entra niente.
Nemmeno Lady Gaga che mantiene quello che il suo ufficio marketing le ha messo in bocca. Inginocchiata su queste piastrelle fredde di altri tempi. Prodotte a Sassuolo, la patria di Nek.
E anche questo non c’entra niente.

Ah sì, ogni riferimento a cose, persone e animali è opera di una fervida immaginazione. Poi spesso l’immaginazione supera la realtà.

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