giovedì 28 febbraio 2013

La tua camicia inamidata ed il suo vestito nero


La saluti con un fare freddo e controllato che sa di Listerine e barba appena fatta. Una camicia così bene non l’avevi mai stirata. Il trucco sta nel stirare quando la stoffa è ancora appena umida e poi indossarla appena superata la minaccia del caffè. Riflessioni che tieni per te, ma ti senti bene. Bene come non ti sentivi da un po’. Ti vengono in mente quelle domeniche con tanta luce che hai la certezza non finiscano mai. Quando riesci a svegliarti presto e comperi un giornale solo per il gusto di portartelo dietro e leggere qualche titolo con disinvoltura. Lo stesso atteggiamento che provi ad inserire in questo dialogo. Imponendoti di non sorridere conscio dei tuoi denti incerti. Vittima di un odontoiatra in carriera e della tua scarsa pazienza. Da qui il Listerine. È tutto ciò che ti resta.
Lei intanto ti sta raccontando quello che le è successo nelle ultime settimane, e sorride con un entusiasmo che ti riporta alla realtà. E ti scava gli occhi nelle orbite che quasi ti viene da sdraiarti un attimo. Prendere fiato. Te e tutto il tuo slancio controllato. Ti trovi senza parole con questo fare inadeguato, vorresti distrarti. Ma detesti chi tira fuori il telefono in compagnia ed inizia ad accarezzare il touch screen con la stessa affabilità con cui negli anni novanta si succhiavano le aste degli occhiali. E poi si diceva qualcosa di definitivo che iniziava con una parola tratta pari pari dall’ultima edizione dello Zingaretti e spesso usata a sproposito e con un significato più onomatopeico che fedele. L’importante è il suono del discorso. Mica si possono alternare periodi lunghi a periodi irriguardevolmente brevi. E poi fregarsene della punteggiatura. Ci sono delle regole comunicative entro cui sguazzare ed è un vero godimento farlo. Automasturbazione, diciamolo.
Così le rispondi qualcosa che ne tu ne lei capite. Ma ti guarda con immenso rispetto.
E si vergogna quasi a sorridere.
Quel vestito nero le sta veramente bene.
Immagini l’odore che può avere da vicino.
Immagini di avvicinarti ma in realtà la stai salutando. È così che si fa.
Te ne vai con un sorriso.
Per tutto il resto c’è Mastercard.

Nessun commento: