Questa mattina per radio solo buone notizie. Abbozzo un
sorriso guardando fuori dal finestrino. Una sensazione di benessere così
intensa da rendermi triste. Sembra finta, come le tovaglie di plastica che
imitano i motivi a quadri delle tovaglie che accompagnavano i pranzi da mia
nonna. Che si macchiavano di sorrisi e vino del contadino allungato. Ora le
tovaglie di plastica non si macchiano e si ostinano a durare in eterno creando
un immobilismo nell’arredo di casa che mi atterrisce. Tutto cambia ma la
tovaglia è sempre quella. Perché non ha senso cambiarla, non c’è nessuna
necessità. Un colpo di spugna e torna come nuova. Mentre tutto il resto lo puoi
lavare finché vuoi ma niente, non torna come nuovo. Non funziona nemmeno lo
smacchiatore Chanteclair, è irrimediabilmente consumato. Per questo mi stupisce
la radio oggi. Sembra che a questa giornata sia appena stata tolta quella
pellicola protettiva che avvolge gli schermi dei cellulari ancora inanimati
nella scatola. Tutto sa di nuovo e quasi non mi ricordo la faccia che porto. E
non mi dispiace poi così tanto specchiarmi. E sorrido ed i miei denti sono
perfettamente bianchi.
E poi c’è una pausa pubblicitaria.
E tornano secchiate di ottimismo che sembra di ascoltarmi un
cd intero di Jovanotti sotto Prozac con la testa accomodata sul decolté di Eva
Grimaldi in Abbronzatissimi. E sento l’esigenza morale di essere in forma e di
avere con me delle scarpe running. E faccio la conta di tutte le applicazioni
che potrei scaricare e che non ho ancora installato sul mio smartphone. È una
giornata incredibile, la mia bocca sa di Mentadent. Sono queste le
soddisfazioni che mi da la mia disabitudine al fumo.
L’ospite della mattinata è straniero, qualcuno parafrasa le
sue risposte. Tra lo stupore dei consumati conduttori risulta che la cucina Italiana
è insuperabile, le donne italiane sono le più affascinanti ed il nuovo cd dei
30 Seconds to Mars è sicuramente il migliore di sempre. Me ne danno un goloso
assaggio mentre parcheggio ad arte tra la campana del vetro ed uno scooter
rubato che nessuno ha ancora avuto la voglia di rimuovere. Perde pezzi ma,
illuminato da questa musica ritmata presto al mattino, ha un senso e non ci
trovo niente di male nel suo stare lì ed aspettare fiducioso come una
prostituta sovrappeso e su di età.
Spengo la radio quando si riattacca la diretta e si sentono
i sorrisi dei conduttori introdurre le domande che qualche stagista in overdose
da Redbull ha preparato. Chiedono come è stato fare la pubblicità per il
profumo di Hugo Boss. Fanno qualche battuta e ridono tutti, pure l’interprete.
Anche io sorrido schiacciando il telecomando griffato Fiat e vedendo le frecce
ammiccarmi in sincrono una volta ed augurarmi una splendida giornata.
Ciononostante arrivo tardi in ufficio. Nemmeno Linus fa
miracoli.
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