mercoledì 17 giugno 2009

Triste (con lieto fine)

Ci incrociamo, probabilmente per caso, e lei mi chiede come va.
"Sei felice?" mi domanda. Spontanea come i tacchi alti indossati in casa. Come quei film porno a cui ora sto pensando. In cui ora mi sto immaginando. Quindi fingo di pensarci e penso ad altro. Precisamente: lei nuda, io sopra ed il mio culo che si agita. Pessima regia. Nessuna colonna sonora funky.
Comunque è ancora lì. Certa che la sua domanda mi stia dando da pensare. Orgogliosa a modo suo. In quel vestito studiato tra l’elegante e il decandente. Allusivo come un neon a forma di cuore che lampeggia davanti a un hotel su una strada secondaria. Ha un odore morbido, il solito di sempre. I capelli più lunghi del solito. Lo sguardo disegnato da sopracciglia troppo sottili.
Passa un nugolo di gente composta per l’80% da studenti universitari. Ci schivano. Rumore di passi, parole a pezzetti, odore salato, scalpiccio lontano.
Lento raccolgo i pensieri dalle mie mani in tasca che iniziano ad imbarazzarsi.
“Non so” mastico mentre passa una auto troppo veloce e rumorosa per la zona a traffico limitato.
Lei mi guarda ancora. Interrogativa od affermativa non saprei dire. Domando allo zaino agganciato alla sua spalla destra se lei a sua volta è felice.
“Certo” risponde certa con un sorriso anemico. Troppo studiata, troppo immediata.
Bene, ora sono molto felice di averla incontrata. Quindi la saluto e mi allontano.
Triste.
(Certo poi dopo lei mi insegue, entriamo a bere qualcosa nel primo locale sulla destra e passiamo la notte a fare sesso estremo).

1 commento:

comune ha detto...

Tutto ochei, tutto ochei! Solo un pò costipato da tutta questa tarda primavera che mi gira intorno...
Dimenticavo, bel pezzo!