lunedì 22 febbraio 2010

Una storia il cui protagonista maschile è interpretato di Hugh Grant

Ci sono queste due persone che se ne stanno mangiando una terza. Sono alla fermata dell’autobus e la pioggia scende a singhiozzi quasi a domandarsi se era previsto dal meteo. Lei ha un tallieur grigio e lui un cappotto lungo che lo copre fino ai piedi. Indossano guanti di gomma fino ai gomiti.
Lei dice che è stata veramente una giornata di merda.
A lui tutto sommato non è andata male. Stefania, la sua segretaria, oggi indossava quella gonna corta che lo mette inevitabilmente di buon umore. Questo non lo dice. Dice invece: “a me non è andata male”.
Lei chiede perché.
E passa finalmente l’autobus.
Lei sale per prima e compra i biglietti e lui la segue trascinandosi il corpo del ragazzo che stanno mangiando.
A quest’ora c’è veramente troppa gente. Tutti si guardano assassini fingendosi poi distratti. Guardano fuori. La strada riflette il cielo ma potrebbe essere benissimo il contrario. Ci sarebbe solo da invertire il verso della pioggia. Ma tutto questo non c’entra nulla. Importa che lui pensa di chiederle di sposarlo prima o poi. Passa la fermata di Santa Viola ed è fermo nella convinzione che lei è la ragazza ideale per lui. Oddio magari non per tutta la vita, perlomeno per un po’ però. C’è solo la questione della segretaria. La segretaria che si deve assolutamente scopare. Per una questione di clichè, mica per altro. E poi certo, ci sono anche quei 50 euro che ha scommesso sull’onda di una sbronza spaventosa un paio di settimane fa dopo il lavoro. Quando Tommy gli aveva chiesto chi fosse quella ragazza che aveva salutato uscendo dall’ufficio. Ad onor del vero lo schietto Tommy aveva detto: quella è una figa colossale e se non te la scopi sei proprio un frocio. Parole sue e dunque anche tutte le responsabilità. Perché mica mi azzarderei a scrivere frocio in un mio racconto. Perché non bisogna essere politically correct però ci sono alcuni clichè da rispettare nel mondo della pseudo letteratura alternativa che schifa tutto e tutti quegli altri che fanno le cose guadagnandoci uno stipendio sicuramente consistente. Quindi lo facciamo e parafrasiamo il tutto in un incomprensibile gioco sterile di metafore che poi in fondo mica ci frega molto. Quello che importa è andare avanti con qualche idea ordinaria da interpretare come colpo di genio. Tipo non sarebbe male se lei lo guardasse con la bocca piena di intestino e gli dicesse che lo odia e che quella giornata è stata una merda perché il suo personal trainer era malato e si è dovuta consolare con un ditale appoggiata alla parete della doccia che continuava ad evaporare acqua. Ma perché rovinare un così bel momento? Sull’autobus la cosa più divertente che possa succedere in fondo è ascoltare la telefonata di qualcun altro che viene irrimediabilmente scaricato. Perché come devo aver già detto troppe volte per risultare originale tutto si risolve nella solita storia d’amore. In questo caso poi ci sono anche questi due che si mangiano un terzo. Ma si amano da impazzire e finisce che si sposeranno ed il nostro amico Carl si farà anche la segretaria. Sarà interpretato certamente da Hugh Grant.

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