martedì 18 ottobre 2011

Il buco nero

Da un paio d’ore cerco disperatamente i miei occhiali da sole senza i quali la mattina mi sento nudo. La mia mattina inizia non prima delle due del pomeriggio ma per i miei occhi la luce non ha orario. E senza i miei occhiali con le lenti scure e la montatura di finta tartaruga non posso uscire di casa. Non so il perchè ma è così: sono schiavo di quegli occhiali da sole. Ma oggi sembrano spariti. Non li riesco a trovare da nessuna parte. Ho guardato anche nella cassetta della posta dove l’anno scorso si era cacciato per sbaglio anche il mio scoiattolino canadese; ma quella volta c’era di mezzo tanto, troppo vino.
Sembra incredibile come, in un appartamento minuscolo come quello in cui dormo, a volte mangio e faccio i miei bisogni, possano perdersi miliardi di oggetti: menete, ciabatte, cellulari, animaletti domestici, sedie e bottiglie.
Già, proprio qualche tempo fa per un mese intero ho cercato una boccia di birra che da un giorno all’altro era sparita, piena, dal frigorifero. Non l’ho più ritrovata. Come non ho più trovato le due tartarughine d’acqua che avevo vinto pescando un anatraccolo di plastica alla sagra del Re Gnocco. Non che mi sia dispiaciuto perdere le tartarughine d’acqua ma è la circostanza a farmi incazzare come un’ape.
Robe da ammattire. Magari la sera arrivi a casa con qualche bicchiere di troppo in testa e lasci le chiavi di casa sulla mensola all’ingresso. Poi vai a letto cercando di fermare la stanza che ti danza tutt’intorno e la mattina dopo, quando riacquisti un briciolo di lucidità, inevitabilmente non trovi più le chiavi sulla mensola all’ingresso dove le avevi lasciate la sera prima. Ma il fatto è che non le troverai mai più quelle maledettissime chiavi e quindi ti toccherà chiamare il fabbro che ti cambierà la serratura prendendosi solo ottanta euro perchè è già la terza volta che lo chiami da maggio.
Non ce la faccio più a continuare a vivere con la certezza di perdere qualcosa. E come se non bastasse, sto pure diventando povero. Non tanto per le cose in sè che perdo ma per tutto quello che la perdita implica. Per esempio, ho una macchina parcheggiata in divieto di sosta da tre mesi sotto casa davanti al bar semplicemente perchè non trovo più le chiavi. Ogni settimana mi fanno una multa di trentasei euro e come se non bastasse per muovermi in città ho dovuto fare l’abbonamento ai mezzi pubblici. Non ci voglio nemmeno pensare...
Oppure ancora quella volta che son riuscito a portarmi una tipa a casa dopo averle offerto un universo di birre doppio malto e abbiamo noleggiato un dvd: non è un paese per vecchi. L’abbiamo visto insieme toccandoci e sbaciucchiandoci in attesa che finisse. Poi è finito e a me è piaciuto un sacco. Ma veramente tanto. Il tizio con la bombola del gas che va ad ammazzare gente è geniale come trovo sia altrettanto geniale farlo finire in quel modo, con l’investimento del tizio. Spettacolo. A lei invece ha fatto cagare., sue testuali parole “mi semrba una stronzata modniale”. L’ha trovato triste e senza senso. Allora abbiamo discusso per un pò sul senso del film senza trovare quel momentaneo accordo che mi permettesse di portarla a letto e fotterla violentemente punendola per non aver capito il senso del film. Ma, a un certo punto, stizzita mi dice che si è fatto troppo tardi e deve andare altrimenti il cane le piscia in casa. Ma quale cazzo di cane? Fingo virilmente che non me ne freghi niente del fatto che non sia riuscito a fotterla e lei se ne va. Io finisco la serata a bere al bar sotto casa davanti alla mia macchina in divieto di sosta. Il giorno dopo mi sveglio, vedo la custodia del dvd e mi ricordo che lo devo restituire. Cerco tutto il giorno per tutta la casa quello stramaledetto dvd senza trovarlo. Ho anche chiamato la tipa per chiederle se magari, per sbaglio oppure deliberatamente per farmi un dispetto, l’avesse preso su lei. Ma niente, ho rimediato solo qualche altro insulto ma il dvd non salta fuori. Morale: ho dovuto pagare una super multa della madonna perchè il tizio del noleggio credeva facessi il furbo e me lo volessi tenere.
Sono anche arrivato a pensare che da qualche parte, dietro qualche pensile della cucina o dietro qualche battiscopa un pò scostato si nascondesse un buco nero inghiottitutto. Ma una volta riacquistata la lucidità necessaria, sono sempre tornato alla mia stanca rassegnazione quotidiana fatta di cibi scotti, birre in sconto e cose che non trovo.
Ora, dove tutta quella sacrosanta roba che continua a sparire in casa mia finisca, non mi è dato saperlo. ma sono convinto che quando me ne andrò da questo indemoniato buco merdoso e ladro, i nuovi inquilini troveranno un tesoretto fatto di orologi, chiavi, bottiglie di birra, calzini, tartarughe d’acqua e fottutissimi dvd.
Fatto sta che sono sette ore che sto cercando i miei occhiali da sole in finta tartaruga con le lenti scure e, ormai, fuori si è fatto buio e non mi servono più.
Fanculo casa del cazzo, tieniti anche quelli, io scendo al bar nudo.

Nessun commento: