lunedì 19 marzo 2007

grandine

era un’alba storta, troppo gialla, calda: irreale. il sedile reclinato a guardare la tappezzeria beige coprire il tetto, il retrovisore interno autoanabbagliante. il silenzio rotto da qualche macchina che passava a chiudergli le orecchie. troppo veloce. tuffi continui in una piscina asciutta. avrebbe potuto svegliare Lara ma sicuramente gli sarebbero mancate le parole poi, in fondo, non aveva niente da dire. solo il bisogno di comunicare. qualcuno con cui condividere l’ultima alba dell’umanità. un’alba postatomica dai siluri che scuotevano l’abitacolo spostando chili d’aria calda. quasi afosa. come lo può essere il tuorlo di un uovo sodo, senza maionese.
se avesse fumato sarebbe stato sicuramente il momento più adatto per una sigaretta. una passeggiata riempita di un odore di vuoto spinto e fumo a contemplare il verde precario e la strada che strappava le colline in due. la A1 che apriva apocalittica un mare di pietra, bmw che correvano sbavando neon blu e ruttando musica troppo alta. forse qualche bottiglia vuota di plastica che rimbalzava. poetica come i numeri di telefono incrostati nei bagni degli autogrill accanto alla scritta “io ingoio”.
ma Maicol, oltre ad avere un orribile nome, non fumava. e quindi decise di non arrischiarsi a uscire. sapendo di non poterla proteggere non voleva svegliarla, turbarla. perché amare è scopare un sacco per poi annoiarsi e cercare di fare il meno male possibile all’altro. l’inevitabile idillio si schianta con un tempo scandito in ventiquattro ore, ultime produzioni hollywoodiane in uscita il venerdì sera nei multisala, cibo messicano e l’immancabile ambivalenza umana. e non importa quanto gonfie sono le tue tette o grosso il tuo cazzo: un giorno semplicemente passeranno di moda assieme a te. e magari non è così ma a Maicol non importa. si è finalmente addormentato mentre il cielo si fa ancora più giallo gridando improvviso e lanciando impietoso munizioni forgiate nell’aria.
“merda, grandina” lo sveglia Lara.
fortunatamente la assicurazione di Maicol copre anche i danni naturali.

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