venerdì 12 gennaio 2007

global warming

bevevo una birra, guardavo la televisione e mi infilavo in bocca un mini pretzel dietro l'altro. riflettevo come uno specchio al buio sulle gravi questioni sollevate dai servizi alla televisione. provavo simpatia con la giornalista per la famiglia massacrata, apparentamene senza ragione alcuna, da un ragazzetto diciassettenne, mi sentivo sinceramente costernato per lo stupido comportamento di britney spears e trovavo allucinante il persistere di un clima, tutto sommato, autunnale. l'inverno non era arrivato. la neve era distribuita artificiosamente per lo scarso diletto degli sciatori, i capi invernali venivano scontati già prima del natale e rimanere in casa a bere birra sul divano non procurava lo stesso piacere dell'anno prima. "ma che cazzo succede?" interpretai la faccia sconcertata dell'anziano montanaro che cercava di spiegare, in un italiano zoppicante, il suo sconforto vedendo uno stagno coperto solo di una sottile coltre di ghiaccio. "qui ci facevo delle scivolate..." disse fantasticando, mentre una nostalgica colonna sonora sfumava il servizio. l'esperto disse in chiusura che la colpa era da attribuire del surriscaldamento globale. poi incominciarono i cartoni animati.

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