lunedì 20 novembre 2006

tuttavia

Cammino a testa alta per le vie di ogni città!
Mi prendo rischi che spesso non valgono la pena, ma solo dopo averli corsi ne acquisto la certezza!
Ho cominciato a cinque anni a fare esperimenti con la forza di gravità ma non per spirito scientifico quanto per incoscienza. All’età di cinque anni avevo già perso tre denti e avevo già quattro punti di sutura sparsi tra la fronte e la bocca; facendo di necessità virtù, il mio costume di carnevale era sempre quello del pirata.
Poi è subentrata prepotente la passione per il fuoco, un’attrazione fisica irrefrenabile per il più forte di tutti gli elementi! Questo mi ha spinto a compiere atti di vandalismo a danni di oggetti simbolo di qualcosa che detestavo! Con il fuoco a portata di mano mi sentivo invincibile ed invulnerabile: era la mia guardia del corpo. Mi dilettavo nel perfezionare bottiglie incendiarie che, con mia grande soddisfazione, testavo nel mio cortile. Il fuoco mi ha difeso in diverse circostanze, esonerandomi dall’adempimento di azioni che reputavo inutili ed offensive del mio status di studente “sui generis”! Ho bruciato quattro flauti dolci in plastica, due libri di musica, innumerevoli quaderni di matematica...
Crescendo, ho via via preso coscienza di tutte le sconfitte accumulate nell’infanzia e nell’adolescenza: la forza di gravità ha sempre avuto il sopravvento ed ho scoperto che il fuoco non è lo strumento più efficace per intervenire sul pensiero delle persone!
Ora non suono nessuno strumento, odio la musica, non so le tabelline dal sei in avanti ed ho difficoltà nel calcolare le percentuali.

Talvolta, tuttavia, riesco ad essere felice.

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